Tra il 1034 e 1036, sposa Cunizza figlia di Guelfo II conte di Altdorf. Sua moglie porta in dote la Corte Elisina, probabilmente Corte Lusia nel Veronese.
Azzo II eserciterà un notevole potere nel gioco politico dell'epoca; detiene il comitato della Lunigiana, che gli permette di controllare il passaggio fra il Nord e il Sud; titolare anche del comitato di Milano.
I suoi beni sono nei comitati di Gavello, Padova, Ferrara, Vicenza, Verona, Brescia, Cremona, Parma, Luni, Arezzo, Piacenza, Modena, Tortona.
Tra il 1049 e il 1051, sposa, in seconde nozze Garsenda figlia del conte del Maine Erberto Svegliacane vassallo del conte d'Angiò.
Nel 1055, alla morte del cognato Guelfo III di Carinzia, l'eredità passa al figlio di Azzo perchè Guelfo non ha eredi diretti; perciò il figlio primogenito di Azzo II diventerà Guelfo IV, sarà il ramo germanico della famiglia.
Nel 1073, ad Este, fissa definitivamente la propria residenza. Il nucleo principale dei suoi possedimenti in questo zona, sono: Este, Cerro, Calaone, Montagnana, Monselice e il Polesine.
Prende parte al primo sinodo nel 1074. Viene scomunicato per la seconda volta nel 1080 e si accostò agli avversari politici di Enrico IV, accordandosi con Matilde di Canossa, guadagnadosi le più drastiche accuse da fonti imperiali.
Capostipite di due nobili stirpi -
germanica: duchi di Baviera, di Sassonia, di Brunswick e di Lüneburg, degli elettori di Hannover da cui derivano i re di Gran Bretagna e d'Irlanda.
Estense: signoria di Ferrara, Modena e Reggio sino alla fine del XVI secolo,
signoria di Modena e Reggio fino alla metà del 1800
tavola 2
discendenza:
Figli di Cunizza: Guelfo IV
Figli di Garsenda: Ugo, Folco e forse Adelasia
Guelfo IV