Marchese di Toscana dall'884 al 915, era detto il "ricco" per i numerosi possedimenti e non solo fondiari ma mobiliari, possedeva anche notevoli attività commerciali.
Sposato con Berta, figlia di Lotario II di Lorena, è stata la sua consigliera nei disegni politici per destreggiarsi abilmente fra i vari aspiranti alla corona d'Italia. In questo modo, rafforzò l'indipendenza della sua Marca di Toscana. Costrinse al ritiro Arnolfo di Carinzia, bloccandolo ai valichi degli Appennini mentre tentava di andare a Roma per imposessarsi della corona imperiale.
Venne fatto prigioniero dall'imperatore Lamberto, e, alla sua morte venne liberato. Si pose in contrasto anche con il re di Provenza Ludovico, che venne incoronato imperatore a Roma, come rifiutò di aderire al disegno imperiale di Berengario.
Sembra che i suoi interessi andassero oltre la penisola italica, visti i rapporti con il califfo di Bagdad, e forse coltivava una politica filo-araba contro i Bizantini.
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