Snake city


In questa pagina troverete il mio primo racconto fantasy "Snake City - la città sulla coda di un serpente".
Per leggerlo, essendo più lungo del solito, ho messo la possibilità di scaricarlo in due formati: il classico .pdf e nel formato .epub per i lettori di ebook.

Questo mio scritto, ha partecipato al III concorso fantasy della Baffo John Potter con il patrocinio del Comune di Ferrara, ed ha ottenuto una segnalazione di merito nel settore racconti fantasy.
L'immagine del serpente è eseguita in tecnica mista: matite polycrom e accenni di acquerello. L'opera si è classificata seconda nella categoria immagini fantasy.

Nella prima edizione, la mia immagine del corvo, si guadagnò la copertina


Per acquistare le antologie fantasy dei vari concorsi della Baffo John Potter, andare a: Baffo John Potter - concorsi dove troverete come acquistare i libri dei tre concorsi effettuati, e per chi interessato, anche il bando del IV concorso che scade il 31/01/2025


Nelle righe seguenti, un piccolo estratto del racconto.
Buona lettura!

Questo pianeta è una distesa di sabbia; per chi ha studiato la storia antica, sa che nel Sistema Solare sulla vecchia Terra esisteva una zona del mondo molto simile, gli antichi lo chiamavano “Sahara” e anche un pianeta dello stesso sistema era un deserto: Marte, anche se ora è un mondoverde e rigoglioso, base di molte accademie scientifiche, ma è storia che si perde nella notte dei tempi. Qumsab è sempre stato descritto come una “palla di sabbia” di un sistema binario formato da due soli non molto grandi che sorgono a tramontano quasi assieme.
Si trova ai confini della Confederazione, perciò poche navi mercantili fanno quella rotta proprio perché ci sono solo due o tre pianeti che interessano al commercio.

Secoli fa, il pianeta era stato oggetto di studi per capire se potesse essere sfruttato dalle grandi Leghe Minerarie, ma non trovarono nulla, se non qualche piccolo microorganismo di scarso interesse scientifico, solo il sottosuolo era interessante per la presenza di piccoli mari, ma erano così in profondità che non conveniva spendere nemmeno un “tosent” per l’estrazione, anche perché c’erano molti altri pianeti da sfruttare meglio. Al nostro arrivo, i due soli sono quasi a picco, e il pianeta è una vera fornace! Le dune risplendono come oro alla luce cocente del giorno, le uniche ombre sono create solo da queste immense montagne di sabbia. Aspettiamo che i soli siano un po’ più bassi all’orizzonte (qui il giorno dura 36 ore........


pdf formato .pdf --- pdf formato .epub maggio 2024

tornasu
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