Storia del Blu di Klein
Il Blu di Klein (IKB, International Klein Blue) è un colore sviluppato dall'artista francese Yves Klein negli anni '50. Questo colore intenso, una tonalità di blu oltremare, è diventato il marchio di fabbrica del suo lavoro artistico. Klein cercava un blu che fosse il più puro e vibrante possibile, e collaborò con un chimico per creare un pigmento che mantenesse la sua brillantezza e intensità senza opacizzarsi, come accadeva con i pigmenti tradizionali una volta applicati su una superficie.
Klein considerava il blu un colore che evocava l'infinito e la libertà spirituale, associando il cielo e il mare al concetto di spazio immateriale. La sua serie di opere monocromatiche, dove utilizzava esclusivamente il Blu di Klein, divenne iconica e sfidava le convenzioni dell'arte tradizionale. Klein non vedeva il colore solo come uno strumento pittorico, ma come un'esperienza sensoriale e spirituale in sé.
Una delle sue opere più famose è "Antropometrie", dove modelli cosparsi di Blu di Klein lasciavano le loro impronte corporee su tele bianche, dando vita a opere che fondevano la presenza fisica e il colore puro. Yves Klein morì prematuramente nel 1962, ma il suo blu è rimasto un'icona dell'arte contemporanea.
da ChatGPT