La Fortezza XVI secolo ca.

La Fortezza nasce dall'esigenza del papato di rendere Ferrara più difesa contro le invasioni straniere perché città di confine e posizionata in un punto strategico per quei tempi.
Per costruire la fortezza viene perpetrato un vero scempio della zona destinata alla sua edificazione. Dalla cartina (1) si vede la pianta della città prima della sua costruzione, l'architetto incaricato dal legato Card. Francesco dei Conti di Balandrata, è il romano Pompeo Targoni.

La zona individuata è il proseguo dell'antica via della Rotta - l'attuale via Garibaldi - e per far "posto" alla nuova costruzione vengono abattute opere di rara bellezza: le chiese del trecento dei Servi di Dio, vari palazzi privati e degli Este, Castel Tedaldo e la Delizia di Belfiore di cui abbiamo solo scarne descrizioni, ma che dovevano essere splendidi; le chiese di Santa Maria Maddalena e di Santa Marta, San Maurelio compreso il convento dei Cappuccini.
Fu una distruzione senza nessun discernimento. Perfino l'isola di Belvedere (2) viene distrutta e deviato il corso del fiume per avere terrapieno da usare nella costruzione.

La Fortezza viene eretta ed è una costruzione mastodontica rispetto alla città (3), perfino più imponente dello stesso Castello Estense. E' a forma di stella pentagona con terrapieni e fossati pieni d'acqua. La costruzione finirà di essere eretta sotto il Papa Paolo V (1605-1621). All'interno della Fortezza viene eretta una gigantesca statua in onore di questo papa, che i ferraresi chiamano il Paolone; una molto più piccola è ora posta nel parco del sottomura nella zona dove sorgeva l'antica Fortezza e di cui si vedono ancora due delle punte della stella (baluardi di Santa Maria e San Paolo).

Questo imponente forte doveva avere lo scopo di difesa dagli attacchi esterni, ma in tutta la storia del pontificato ciò non è mai avvenuto, diventa però un simbolo del potere e del dominio per tutti i ferraresi che odieranno con tutto il cuore questa costruzione. Anche il Castello Estense, voluto da Nicolò II aveva lo scopo di intimidire i sudditi e gli avversari politici.

La Fortezza con l'occupazione austriaca diventa ancora più un luogo che i ferraresi odiano, perché al suo interno vengono eseguite le fucilazioni degli oppositori del regime. E' il posto dove i vari eserciti di occupazione stazionano, spogliando ogni volta la popolazione che si trova a doverli mantenere.

Nel 1859 e precisamente il 22 giugno, si insedia a Ferrara il governo provvisorio, l'anno prima i francesi e i piemontesi scacciano gli austriaci e tolgono anche il potere della città al papato.

Per volontà popolare si decise lo smantellamento della Fortezza, simbolo, per i ferraresi di tirannide e oppressione; vengono risparmiati solo i baluardi di Santa Maria e San Paolo che ancora oggi sono visibili; lo smantellamento finì nel 1865 e il congiungimento con le mura venne fatto costruendo una cinta muraria rettilinea.
La città attuale (4)